Autoproduzione, 2010
Solletica il sistema nervoso degli amanti del 33 giri la copertina del disco che mi accingo ad ascoltare: una macchina fotografica analogica, campanelli, la copia di un libro di Marinetti, sassi, tabacco, fumetti, una macchina da scrivere e tanti alti oggetti inattuali per Aspirina Metafisica, il primo e atteso disco di Augusto Forin. È tutto da meditare, 33 giri fuori e cd dentro: anche se alla sua prima esperienza discografica, Forin è attivo dagli anni '70 con formazioni jazz e jazz-rock e con frequentazioni (Max Manfredi ad esempio) che non gli hanno fatto mancare le occasioni di crescita.
Solletica il sistema nervoso degli amanti del 33 giri la copertina del disco che mi accingo ad ascoltare: una macchina fotografica analogica, campanelli, la copia di un libro di Marinetti, sassi, tabacco, fumetti, una macchina da scrivere e tanti alti oggetti inattuali per Aspirina Metafisica, il primo e atteso disco di Augusto Forin. È tutto da meditare, 33 giri fuori e cd dentro: anche se alla sua prima esperienza discografica, Forin è attivo dagli anni '70 con formazioni jazz e jazz-rock e con frequentazioni (Max Manfredi ad esempio) che non gli hanno fatto mancare le occasioni di crescita.
Il cantautore genovese ci obbliga sin dal titolo a riflettere sul senso della frase 'Aspirina Metafisica' e scopro sia che la medicina della vita è l'arte, sia di chi è la citazione (Alejandro Jodorowsky). Finalista del premio Bindi 2007 con il brano Amanti distanti (che apre il disco), proviamo ad orientarci ed ecco i riferimenti, e che nomi: Gianmaria Testa, Roberto Vecchioni, Paolo Conte, Ivano Fossati e Luigi Tenco. Sono 10 i brani che ci propone, aria e voci di bar, ballate acustiche, ritmiche latine, tanghere e jazz. Un disco brulicante di vita e tutto in movimento, i brani sono tutti curati e affascinanti e rendono il progetto un corpo solo.
Uno stato d'animo che ci accompagna in ogni brano è il fatalismo, ben espresso in Amanti distanti, dove il dolore si sublima con leggerezza; in Scusa è un piccolo manifesto il verso "io nonostante gli sforzi non riesco a starci dietro alle masse".
L'oriente del Nord frizzante e amara, percussiva e dolce grazie al pianoforte, un brano da passeggio per il dialetto. Una questione di educazione, Vagon Lit, Sbagliare d'autobus, con il testo e la voce di Max Manfredi, Passeggiando, Scarpe rotte e via dicendo; anche i titoli sono un viaggio, il racconto di storie semplici e ricche. Da menzionare il pianista jazz Roberto Logli, autore degli splendidi arrangiamenti e del suonato, Marco Fadda e Marica Pellegrini per le percussioni che rendono il lavoro emozionante.
Emerge con prepotenza dall'ascolto di questo progetto il suo essere genuino e amabile, che non vuol piacere per forza, ma che conquista per il suo essere amabile, per l'umanità che esiste e resiste. Strana magia davvero la musica.
L'oriente del Nord frizzante e amara, percussiva e dolce grazie al pianoforte, un brano da passeggio per il dialetto. Una questione di educazione, Vagon Lit, Sbagliare d'autobus, con il testo e la voce di Max Manfredi, Passeggiando, Scarpe rotte e via dicendo; anche i titoli sono un viaggio, il racconto di storie semplici e ricche. Da menzionare il pianista jazz Roberto Logli, autore degli splendidi arrangiamenti e del suonato, Marco Fadda e Marica Pellegrini per le percussioni che rendono il lavoro emozionante.
Emerge con prepotenza dall'ascolto di questo progetto il suo essere genuino e amabile, che non vuol piacere per forza, ma che conquista per il suo essere amabile, per l'umanità che esiste e resiste. Strana magia davvero la musica.
Francesca Grispello
Recensione apparsa su:
http://www.beatbopalula.it/musica-underground-emergenti-band/articolo.asp?articolo=4347
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