venerdì 27 marzo 2009

Ladro di biciclette. Cent'anni di Alfred Jarry di Antonio Castronuovo - StampaAlternativa


Parodiare il proprio professore conduce alla scienza! Se lo scostumato porta il nome di Alfred Jarry, padre delle soluzioni immaginarie, quindi della Patafisica.
Una personalità geniale, un uomo curioso, maestro nell'ordire debiti e nel tener testa ai creditori, uno dei proprietari terrieri più nullatenenti al mondo. Inventore del teatro dell'assurdo e demiurgo di quella scienza che indaga l'eccezione. L'assurdo è il nutrimento dell'intelligenza, perchè se è vero che ogni regola possiede un eccezione, questa la si coglie nella casualità dell'esistenza e quando il possibile danza con l'impossibile possiamo solo sorridere. Quindi, scoprire che quest'uomo geniale viveva nell'illegalità, non ci turba più di tanto. Anzi, è un piacere leggerne le gesta nel libricino di Stampa Alternativa e la "colpa" è tutta della splendida penna di Antonio Castronuovo.
Il come nasce Ubu Re, la sua compagna a due ruote e l'origine di sua una curiosa abitazione in riva alla Senna, il Tripode sono raccolti con freschezza in Ladro di biciclette. Cent'anni di Alfred Jarry. In un sorso solo ci si accorge che un grande uomo è fatto dalla grandezza delle sue debolezze.
Il tributo da versare per tutto questo è solo un euro, un tributo all'intelligenza più che degno, per quella collana rivoluzionaria che ho tanto amato e che continua a chiamarsi Millelire; gioia dei nostalgici.
Buona Lettura!

1 commento:

  1. grazie mille!
    patafisica e bicicletta...
    è da un po' che provo a calcolare la superficie di Dio
    ma poi mollo tutto e gioco con le due ruote di Ninuccia
    E non avevo mai pensato ad unire le due cose...
    Faccio un salto il libreria oggi stesso, in bici ovviamente

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