Andrea Libero Carbone
Castelvecchi, 2009
La filosofia è quella cosa che, con la quale e senza la quale, si rimane tale e quale. Sono cresciuta con questo gioco di parole e per questo mi sono affezionata a quella materia che qualche anno addietro mi avrebbe fatto cedere in un pozzo. Il sacro stupore che se un tempo realizzava il pensiero e innalzava la ragione a strumento per conservare la verità su questa terra, ora sembra aver abbandonato l'uomo relegandolo a chiacchierone.Chi non ha avuto mai il sentore che il filosofo sia in realtà un chiacchierone? A questa domanda risponde Andrea Libero Carbone, nel suo Filosofia della chiacchiera, un atto di amore alla filosofia e un abilissimo volumetto denso di citazioni e dialoghi tra immaginari e ora reali filosofi.
Socrate e Platone, Eraclito, e Nietzsche, Heidegger e Foucault, Deleuze e Hegel, ma anche Monty Python e Kant assieme a tanti altri, sono interrogati dall'autore a ristabilire una distanza tra la chiacchiera, malattia del pensiero e la filosofia, quell'amicizia verso la conoscenza.
Ci sembra proprio di vederli tutti insieme, in un alta riunione a riconsiderare quelle parole che nel tempo sono divenute cicche di sigarette.
Una via della salvezza c'è nella fine della filosofia e nella fine dell'uomo? È ancora possibile far convivere un faticoso esercizio?
Una via della salvezza c'è nella fine della filosofia e nella fine dell'uomo? È ancora possibile far convivere un faticoso esercizio?
Colloquiale e ironico, serio e impegnato l'autore in queste 90 pagine prova a ristabilire un equilibrio tra colui che dialoga avendo per oggetto del discorso il discorso stesso e colui che in quel dialogo e in quell'interrogare ricercano comunione con la conoscenza.
"La chiacchiera, che è alla portata di tutti, non solo esime da una comprensione autentica, ma diffonde una comprensione indifferente", ecco cosa affermava in Essere e Tempo Martin Heidegger allarmato dall'indifferenza verso le cose nominate.
Di penna arguta e di vivacità intellettuale, l'autore ci consegna qualcosa da ricordare e da ritrattare, educa al dubbio e con concretezza ci ricorda che vivere senza vaniloquio ci rende un pò filosofi.
"La chiacchiera, che è alla portata di tutti, non solo esime da una comprensione autentica, ma diffonde una comprensione indifferente", ecco cosa affermava in Essere e Tempo Martin Heidegger allarmato dall'indifferenza verso le cose nominate.
Di penna arguta e di vivacità intellettuale, l'autore ci consegna qualcosa da ricordare e da ritrattare, educa al dubbio e con concretezza ci ricorda che vivere senza vaniloquio ci rende un pò filosofi.
Francesca Grispello
Recensione apparsa su:
http://www.beatbopalula.it/musica-underground-emergenti-band/articolo.asp?articolo=1599
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