venerdì 2 ottobre 2009

This Time il nuovo album della Robert Cray Band


Agli inizi degli anni '80 si disse di Robert Cray, che era "una forza fresca sulla scena blues" dopo l'uscita dei primi lavori Bad Influence del 1983 e False Accusation del 1985, mentre per varie vicissitudini Who's Been Talking del 1980 è passato in sordina.
Ora dopo 5 Grammy Awards e 14 album, a sei anni dall'ultimo lavoro Twenty
la Robert Cray Band pubblica This Time.
Se conosciamo o riconosciamo il genere blues per essere sudato, sporco e sanguigno, con Robert Cray il blues assume altre forme, pulite e brillanti, con la sua voce grintosa e da crooner ci ricorda il mitico Sam Cooke.
La band con This Time fonde, aprendo parentesi rock e jazz, il blues, soul e R&B contemporaneo, con una mai nascosta influenza di BBKing.
Intimo e frizzante, buone ballate giocate su registri personali e soprattutto frutto di un vero e proprio lavoro di gruppo, perché tutta la personalità dei membri emerge e si sente, anche grazie al ritorno di Richard Cousins al basso con il quale il bluesman ha iniziato la sua carriera nel 1974 fino al 1991, da segnalare un intenso e corposo l'intervento delle tastiere di un Jim Pugh.
Il disco apre con Chicken In The Kitchen un gioco di parole ben amalgamato, segue con I Can't Fail di speranza e di Love 2009, sulla salvezza dell'amore That's What Keeps Me Rocking è davvero interessante e irresistibile con il suo ritmo, mentre si allacciano melodie meditative in This Time, e Forever Goodbye, più aperto invece è l'approccio di To Be True con i suoi accenni in levare, l'album si chiude con Truce malinconica e di taglio decisamente più blue.
Ben costruito, in linea e degno di tutto il percorso dell'artista che non sarebbe male approfondire, per apprezzare il cammino di un genere che chiede molto all'individualità di colui che lo compone..
Sentitamente raccomandato.

Vanguard/Nozzle Records, 2009

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