lunedì 15 marzo 2010

Clowns And Jugglers A Tribute To Syd Barrett


Octopus Records, 2009


Nell'immenso pianeta dei tributi agli artisti, bisogna stare attenti. Se qualcuno si avvicina al disco Clowns And Jugglers - A Tribute To Syd Barrett è pregato di lasciare i pregiudizi fuori, perché il disco possiede un'anima che è tutta da ascoltare. Uno dei poeti dannati del '900, anima luccicante dei primi Pink Floyd, Syd Barrett dopo aver lasciato il gruppo pubblica Barrett (1970 ), Madcap Laughs (1970) e la raccolta Opel(1993).

Da questi dischi si sono estrapolati 15 brani per 15 gruppi che rivelano sensibilità, spirito alto e lo sguardo internazionale della Octopus Records, diverse per stili, ma in comunione con la passione per il songwriter inglese, le band emergenti e non dell'indie italiano, tengono abbastanza la sfida.
Possiamo scervellarci su chi è stato il più o meno filologico nella interpretazione della poetica allucinata del Nostro, ma non è questo il punto, perché da Love Song dei Roses Kings Castels, brano che apre il disco fino alla lisergica Rats dei From Tropics With Love, che lo chiude, c'è una chiave che illumina il tutto: l'estrema plasticità dei brani che si prestano e si aprono alle interpretazioni.
Da segnalare: irresistibili i Super Elastic Bubble Plastic con la sinuosa Dominoes, i psichedelici Mesmerico ipnotizzano con No Good Trying, temerari i Gasparazzo che mettono in levare I Love You, commovente e fragile Opel dei Jennifer Gentle, gli Entrofobesse energizzano, sempre in tono acido She Took A Long Cold Look.

Progetto che merita ascolti, confronti, stravolgimenti e approfondimenti anche per coloro che possono, con questo tributo incuriosirsi alla figura di Syd Barrett.

Francesca Grispello




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