mercoledì 20 maggio 2009

La Premiata Forneria Marconi di Donato Zoppo - Editori Riuniti


Immaginifico è proprio la parola adatta per affrescare un periodo storico, quello che viene definito rock progressivo, perchè svela e rivela la possibilità illimitata che caratterizza un genere, la possibilità assoluta di poter creare e mettere in musica ogni momento dell'esistenza. Una dimensione interiore.
Immaginifica è anche la storia della band italiana più famosa al mondo, la PFM puntualmente raccontata da Donato Zoppo in Premiata Forneria Marconi. 1971-2006. 35 anni di rock immaginifico. Appunto!
Ogni capitolo è rappresentato da un disco che possiamo solo ascoltare, ma la fresca e dinamica narrazione ci comunica qualcosa di più.
Il tempo, le dinamiche, i nodi non solo quelli della band, ma sono innervati e animati dalla storia di un cambiamento, quello della musica che guarda all'Inghilterra, che condensa mutazioni generazionali e antropologiche di gusto, di costumi e di italiani.
Facile a dirsi, ma il dipanare è arduo e la lettura scorrevole per il pregio della sua composizione. La PFM è una forza che si compone sempre di nuovo, è la storia di una ricerca, di tentativi ed errori, di volontà e capacità espressiva che va da I Quelli degli anni 60' ad oggi e che troppo spesso bisognano di etichette. Questi episodi chiave nella vita della band sono stati affrontati con piglio sincero e analitico dall'autore. Non esistono eventi in sé, chiusi e avulsi dal tempo, ma solo intuizioni e forze che il gruppo in tutte le sue dinamiche hanno generato e realizzato ed ora sono un libro denso e costruito con proprietà.
I riferimenti bibliografici sono una conferma che la documentazione è tangibile, ma non basta, serve la passione e la capacità di tirare fuori dalla massa solo ciò che serve. I testi e le opere da Storia di un minuto a Dracula sono approfonditi e senza pedanteria stilistica.
Questi 35 ani di rock immaginifico compongono un romanzo fantastico e stimolante nell'animo del lettore al quale rimane la voglia ascoltare e l'amarezza di non poter arrivare ai giorni nostri. Siamo nel 2009 e la PFM ha continuato ha dimostrare la sua voglia di rock, l'editoria purtroppo non ha dimostrato di voler aggiornare l'edizione. Peccato perchè la penna di Zoppo è efficace, fresca e puntuale.
Preziosi i camei introduttivi di Mauro Pagani, Vincenzo Incenzo e Greg Lake.

Francesca Grispello

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