mercoledì 26 novembre 2014

Ascolti d'autore di Pierluigi Lucadei



Musica e letteratura si intrecciano, danzano, si allontanano ma non troppo a lungo. Musica e letteratura si abbracciano, si comprendono, a volte si compenetrano. Pierluigi Lucadei - giornalista e scrittore - prova ad evidenziare questo rapporto complesso e curioso con Ascolti d'autore. La narrativa contemporanea e la musica. Interviste a venticinque scrittori.Le interviste ad autori italiani e stranieri sono edite e inedite e frutto dell'omonima e fortunata rubrica nata nel 2012 su Suono. Il compito è arduo e intimo, svelare la discoteca di un individuo e immaginare le eventuali connessioni nella produzione letteraria o sulla vita stessa dell'autore.

La musica e la narrativa, due arti figlie della stessa madre, non trovano corrispondenze meccaniche, ma sfumano l'una con l'altra: Joyce, Goethe, Proust, Kerouac, Cortàzar e Kundera sono solo alcuni nomi che avvertono la presenza della musica come imprescindibile per la loro vita e determinante per la produzione letteraria. Non manca nemmeno il nostro Italo Calvino che nel 1982 si proietta nel tempo come compositore: “Ho sempre pensato che a un certo punto mi sarei dedicato più alla musica, soprattutto alla musica sinfonica e da camera, lasciando l'opera come piacere”.

Niccolò Ammaniti, Giuseppe Culicchia, Paul Harding, Hanaif Kureishi, Piersandro Pallavicini, Veronica Raimo, Dana Spiotta e tanti altri rappresentano un campione ben nutrito su cui dividersi tra Beatles e RollingStones, progressive, rock, jazz, classica o country.

Come e quando nutrirsi di note? Si scrive in silenzio o senza musica? Quanto e come grazie agli ascolti i personaggi prendono vita? Ecco che Lucadei confeziona una piccola fotografia di stili e modi differenti d'arte e lavoro, con domande acute e serene.

“La musica può arrivare dove la letteratura non arriva?” - chiede Lucadei - e David Leavitt risponde che: “La musica può raggiungere luoghi dell'anima che si trovano oltre le parole.”

Proprio lo scrittore statunitense esprime un sentimento che accomuna un po' tutti, la musica esprime ciò che non si può esprimere a parole, che sia musica classica oppure rock. Per dirla con le parole di Nicola Lagioia che ha curato la postfazione, oltre ad essere uno dei venticinque intervistati: "A parte la musica, non c'è altra arte che uno scrittore riconosca superiore alla propria".

Non è il caso di affermare se è più importante, bello, colto o elegante ascoltare i Led Zeppelin invece di Mozart, qui nessuno può permetterselo, perché ognuno di noi tra le note di una canzone - bella o brutta che sia - ha la sua madeleinette, il suo ricordo, il sapore di un'emozione che solo quel brano è capace di evocare. Ancora Marcel Proust ci viene incontro: "La musica è stata una delle grandi passioni della mia vita… Essa m'ha portato gioie e certezze ineffabili, e mi ha dato la prova che qualcos'altro esiste oltre il nulla, contro il quale sono andato a sbattere dovunque. Essa corre come un filo conduttore attraverso il labirinto di tutta la mia vita".

Ascolti d'autore è un libro agevole, la formula domanda-risposta è vincente e avvincente, e poi è un piacere rimirarsi l'espressione di Jack Kerouac in copertina, tutto intento ad ascoltarsi in radio nella foto di John Cohen.


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