sabato 15 settembre 2012

Qualcosa che vale: una voce, sei corde e le 12 canzoni di Battisti-Velezia


Un disco e due grandi eventi a Milano e Roma per celebrare il trentennale di “E già”, il disco di Lucio Battisti uscito nel 1982. 

Sarà la splendida voce di Patrizia Cirulli, cantautrice milanese, a rivisitare in chiave semi-acustica le 12 canzoni che compongono l’album. Intorno a lei si sono riuniti 12 grandi artisti-chitarristi italiani a cui è stato affidato un brano ciascuno, per un disco che spiazzerà pubblico e addetti ai lavori e dal risultato finale straordinario, diametralmente opposto all’originale così carico di tastiere, sintetizzatori e campionatori.
Via quindi l’elettronica, scegliendo invece come unico strumento la chitarra e i vari generi/stili che ogni musicista ha portato con la sua creatività e il suo background (chitarra elettrica, acustica, 12 corde, classica, fingerpicking, blues, rock, country, ecc.).  Questi gli artisti che hanno partecipato al progetto: Fausto Mesolella, Mario Venuti, Pacifico, Fabrizio Consoli, Paolo Bonfanti, Carlo Marrale/Simone Chivilò, Giorgio Mastrocola, Giuseppe Scarpato, Carlo De Bei, Andrea Zuppini/Massimo Germini, Walter Lupi e Luigi Schiavone.


L’uscita del disco è prevista per il 26 ottobre 2012.

Gli eventi musicali di presentazione si terranno a 
Milano – Palazzina Liberty (03 novembre) e
 Roma – Teatro Studio Auditorium Parco della Musica (27 novembre)

L’idea della riproposizione in chiave acustica dell’album “E già” nasce qualche anno fa da Franco Zanetti, storico critico musicale nonché direttore di Rockol, che nella poetica di Patrizia coglieva forti affinità con l’essenza stessa dell’album. A sposare e a dare seguito operativo al progetto è intervenuto poi Francesco Paracchini, direttore de L’Isola che non c’era, insieme alla stessa Patrizia Cirulli, dando così forma e vita al disco e ai due concerti di Roma e Milano.

“Qualcosa che vale” è un progetto davvero unico, perché riesce a mettere in risalto e dare la giusta importanza ad un aspetto rimasto spesso in ombra, quello relativo ai testi di quell’album.
Per circa quindici anni, fino al 1980, si era soliti – giustamente -  citare Lucio Battisti insieme a Mogol e dopo qualche anno (1986) nascerà la collaborazione con il poeta Pasquale Panella, ma in mezzo, come spartiacque perfetto troviamo “E già”.
Battisti nel 1982 sceglie quindi come partner artistico solo la sua compagna e questa volta è lui a raccontare: comunica con il suo pubblico in modo nuovo e certamente più diretto e sincero.
I testi che ne uscirono non avevano forse la forza evocativa di Mogol, ma se proviamo ad ascoltarli sotto questa luce rappresentano davvero una miniera di emozioni da riscoprire e da rivalutare.

“Qualcosa che vale” non è un classico tributo a Battisti, ma piuttosto un tentativo, riuscito, di entrare nelle atmosfere che generano quei testi, colorandoli di suoni avvolgenti e intensità emotiva….

Ufficio stampa: L’Isola che non c’era  -  HYPERLINK "mailto:redazione@lisolachenoncera.it" redazione@lisolachenoncera.it -  HYPERLINK "http://www.lisolachenoncera.it" www.lisolachenoncera.it

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