Accademia del Suono
EGEA
Sursumcorda - 2010
Ritenendo di essere frattali possiamo pensare di trovare l'Infinito dentro noi stessi, essere noi stessi custodi dell'Infinito, Essere noi stessi l'immagine dell'Infinito.
Con queste parole e con questo spirito i Sursumcorda presentano La porta dietro la cascata, il nuovo progetto discografico.
Un doppio album confezionato in bianco, un invito all'intimità e all'ascolto nutrito dall'essenzialità e dalla ricchezza, equilibrato e visionario, raffinato ed esoterico.
Per scoprire La porta dietro la cascata - titolo del primo dei due dischi - non bisogna avere bagagli o pregiudizi, ma godersi la mistura di jazz, canzone d'autore, classica e contaminata, per la nutrita schiera di strumenti dal bouzuki al salterio.
Il quintetto capitanato da Giampiero "Nero" Sànzari (chitarra classica e voce), con una formazione lievemente ritoccata e tutti i musicisti che hanno prestato la loro opera, ci accompagnano in una doppia esperienza senza scossoni, fatta sul filo delle invaginazioni sonore, grazie alla cura che vi è stata impressa.
Un progetto denso di incontri professionali e umani, proprio per questo intelligente e di grande intensità visiva, grazie anche all'esperienza che i Sursumcorda hanno capitalizzato con la realizzazione delle colonne sonore.
Il primo disco si apre con la voce ruvida e calda di Giampiero "Nero" Sànzari, dodici brani intervallati da tre frattali - il frattale è un fenomeno che ripete la sua struttura geometrica su scale di grandezza diverse - e a seguire è la voce di Nero sottile, penetrante ed elastica a svelare haiku di mondo. "Quello che sarà/lo vedrai domani/ quello che non c'è/ si vedrà domani", nel brano fatalista e lieve la Bambina che schiaccia i pinoli.
In Frattale 1 e Frattale 2 ci sono i brividi del cristallarmonio - bicchieri riempiti/accordati con d'acqua - suonato da Gianfranco Grisi.
Il viaggio prosegue sulle vertigini dei sentieri, affreschi umani e universali che di brano in brano rivelano la maturità del suono Sursumcorda.
Nell'ascolto quella porta che ci indicano si schiude sempre di più, "è bello ripartire/essere amante/ di un desiderio mai sopito/ mai per un istante/in questa vita/ che per incanto/ adesso/nasce/nuova". Si omaggia il futuro, il presente e il passato come in La mia bisnonna è in buone mani e artisti come i Beatles in It’s for you che in Italia diventa So che mi vuoi cantata da Mina. Il sentirsi parte di un tutto infinito - come quello che ho citato all'inizio - è celebrato nell'ultimo brano Tutti i fiumi vanno al mare con un frammento tratto dall'eclesiaste "Tutti i fiumi vanno al mare/ ma il mare non si riempie".
Il secondo disco Frattali è un concept geometrico tanto terreste quanto elettrico, tanto di testa che di cuore e che sottolinea, se ce ne fosse ancora il bisogno, la capacità dei Sursumcorda di richiamare le emozioni con il suono.
L'orchestra diretta da Daniele Ferretti e ogni singolo elemento inserito è un amalgama efficace e perfetto, arrangiato con eleganza e prodotto da Fausto Dasè, La porta dietro la cascata è uno dei progetti più sofisticati e vivi che ho ascoltato in questi anni.
Francesca Grispello
Info:
http://www.sursumcorda.it
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