sabato 13 novembre 2010

Il Libro delle Superstizioni di Marino Niola e Elisabetta Moro

L'Ancora del Mediterraneo, 2009


Ci sono gesti che ci accompagnano nel nostro quotidiano, piccoli momenti in cui, anche se impegnati a fare e dire, siamo altrove. Fare le corna, gettarsi il sale alle spalle, osservare con attenzione un gatto nero che ci sta per tagliare la strada e tanto alto.
Gesti scaramantici che sono dettati da consuetudini antiche, che ai più bacchettoni e razionalisti potranno far storcere il naso (che Medioevo!) e invece era il padre dell'antropologia James George Frazer che teorizzava "il rispetto superstizioso per  l'integrità magica delle persone e delle cose altrui è il cemento di base che tiene unite le società".  Ne Il libro delle superstizioni di Marino Niola ed Elisabetta Moro ci si imbatte in una ricca prefazione dove la superstizione, super-stitio, non è un preconcetto, "ma un punto di vista ulteriore, un modo di stabilire nessi significativi fra simboli e accadimenti". 
In un epoca dove il folklore è ovunque e i simboli sono ormai svuotati mi conforta approfondire questo terreno fertile e umano. 
Agile lettura per la suddivisione in schede, le scoperte in cui siete accompagnati sono molteplici e di culture lontane, da abracadabra a zodiaco, passando per le campane, la chiocciola, la nave, la scopa e così via, anche i più scettici non potranno non scoprirsi meravigliati e suggestionati per la storia che contiene il nostro vivere.
Tra un "non è vero ma ci credo" e un "non sono scaramantico! Porta male!" è l'ironia e il rispetto per tutto ciò che esiste a salvare l'uomo e le sue grazie.
Gli autori e docenti partenopei Marino Niola ed Elisabetta Moro, insieme ad altri collaboratori offrono piacevoli spunti di riflessione che si corredano di una esauriente bibliografia.

Francesca Grispello

Info:
http://www.ancoradelmediterraneo.it

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