sabato 17 aprile 2010

Durango il nuovo disco dei The Coal Porters


Prima Records, 2010

Prendete bravi musicisti ispirati e portateli in un luogo unico, come il lago che vedete in copertina, scenario perfetto che ha permesso ai The Coal Porters in tutta calma e con tanta energia di registrare Durango in solo due settimane. The Coal Porters è il quintetto capitanato da un gigante come Sid Griffin - lo ricorderete sicuramente con il gruppo The Long Ryders - giornalista, scrittore e musicista.
Durango il nuovo disco del gruppo, ci trasmette proprio queste due sensazioni: calma ed energia, quella calma che canalizzata con sapienza regala energia e concentrazione. Un disco che porta ossigeno alle radici del leader del gruppo, nato nel Kentucky, per poi allargarsi e contaminarsi, basti pensare alla storia di Griffin.
Registrato nell'omonima città del Colorado in collaborazione con lo storico produttore Ed Stasium affiancato da due ospiti come Peter Rowan e Tim O'Brien, Durango è un disco che arriva a distanza di tre anni dal precedente Turn The Water On, Boy! e che scorre tutto che è un piacere. Gli ingredienti: country e bluegrass con un piglio scoppiettante sia nelle sue tracce originali che nelle cover che omaggiano Neil Young con Like A Hurricane, Gram Parsons di cui Griffin è grande estimatore con Pretty Polly e Peter Rowan con Moonlight Midnight .
Tredici brani di cui segnalo: la splendida No more chains, la swing The Squeeky Wheel Gets The Oil, Let’s Say Goodbye (Like We Said Hello) che riempie il cuore di gioia e malinconia, Permanent Twilight, dove si sente l'ispirazione dylaniana e la strumentale Roadkill Breakdown.

Chitarre, contrabbasso, banjo, violino e mandolino sanno essere una miscela stupefacente. Consigliato a coloro che non hanno mai avuto l'occasione di gustare il country-bluegrass firmato Griffin.

Francesca Grispello





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