E' una relazione pericolosa quella che intercorre tra la parola e l'immagine.
Di grane differenti, ma capaci di tendere una luce verso colui che ne assorbe il senso.Come è pericolosa la relazione che intercorre tra un misterioso uomo italiano e una donna a Bucarest, entrambi con i propri demoni che, sotto la forma di naso rosso, di palazzi popolari, del caldo e dell'odore di un umanità in composizione ci accompagnano per brevi e dissestate strade.
Di parole e di immagini è fatto Porno Bloc. Rotocalco morboso dalla Romania post-comunista, un racconto nato da un viaggio intrapreso dallo scrittore Lorenzo Mazzoni e dal fotografo/filosofo Marco Belli. Di realismo fantastico e di sudore umano è composta la narrazione. Di realismo decadente in quanto fatti, cose e persone sono legati ad un contesto socio culturale come quello della Romania che ne coglie la contraddizione culturale più profonda, un passato che non passa in quei Bloc, le abitazioni popolari, gli alveari dove un tempo forse tutto funzionava. Appare la bellezza e l'antico splendore agli occhi dei due viaggiatori, dove l'umanità che ne detiene l'orgoglio è smarrita. La pubblicità che urla modernità è un urlo dalla bocca deforme. Un uomo, una donna e ambigui esseri che sembrano possedere le chiavi della realtà hanno solo parole sibilline per noi, come la conferenza che si apprestano ad organizzare.
Scorrono sotto i nostri sensi la fantasia e la realtà che si fondono senza forzature, grazie alla documentazione che Belli e Mazzoni hanno raccolto da curiosi e appassionati, puntuale e serrata la scrittura di Lorenzo Mazzoni, come oniriche e sporche sono le fotografie di Marco Belli. La rappresentazione dell'osceno è paragonabile ad un girone infernale, siamo condotti all'interno di una nuova conoscenza, siamo accecati, coinvolti e guidati dalla relazione pericolosa.
Con questo rotocalco siamo immersi in una lettura inconsueta che stimola la visione e l'evocazione all'estremo. Come nelle migliori documentazioni il testo seppur fantastico possiede una preziosa postfazione di Mihai Mircea Butcovan, osservatore romeno in proprio, che ci ricorda che morboso non è lo sguardo dei due autori, ma del protagonista.
Pubblicato dalla neonata e prolifica La Carmielina Edizioni per la Linea BN da due autori che faranno parlare di sè.
Francesca Grispello
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